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Cibo liofilizzato per il trekking. Cosa ne pensa Giacomo?
La scelta del cibo liofilizzato per il trekking è sicuramente una questione di praticità, ma non solo.
Oltre ad un peso ed un volume ridotti ci sono diversi altri motivi per cui il cibo liofilizzato è il più scelto da chi fa sport all’aria aperta.
La conservazione, la resistenza degli imballaggi, la velocità di preparazione, il gusto e soprattutto le caratteristiche organolettiche e nutrizionali dei pasti liofilizzati sono caratteristiche importanti.
Il peso
Uno zaino leggero è la prima variabile da prendere in considerazione quando si praticano sport in montagna. Ogni grammo in più nello zaino significa più fatica e più peso sulla schiena. Calibrare bene il carico è un’azione fondamentale da intraprendere prima di ogni escursione.
Il cibo liofilizzato, essendo privato dell’acqua tende a pesare dieci volte in meno di una normale preparazione.
Il volume
Mettere grandi oggetti nello zaino significa sacrificare spazio utile. Se vai in montagna sai bene che una schiscetta è estremamente ingombrante e sicuramente avrai desistito più volte dal portarti cibi pronti in un contenitore riutilizzabile.
Un alimento liofilizzato e in seguito polverizzato ha un volume pari a zero.
Un bel risparmio in termini di spazio.
La conservazione
Il processo di liofilizzazione consente la preservazione di un alimento per due anni (anche di più), senza l’utilizzo di conservanti.
Se inseriti nei giusti imballaggi, inoltre, questi alimenti non patiscono il caldo né il freddo.
Insomma, sono l’ideale contro gli sbalzi termici a cui si è abituati in montagna.
Cibo liofilizzato per il trekking. La velocità di preparazione
Un’altra variabile interessante è quella della velocità (e praticità) di preparazione.
Molti alimenti devono semplicemente essere scaldati con poca acqua bollente, da inserire direttamente nel sacchetto in cui sono venduti.
Alcuni preparati liofilizzati non necessitano di cottura. Il che significa niente fornelletto. In sintesi meno peso sulle spalle.
Il sapore
Oggi in commercio si trovano ricette per tutti i palati. Dalla pastasciutta, al risotto, al pesce, alle zuppe. Ricette che fanno il giro del mondo: italiane, asiatiche, messicane. La varietà è quasi infinita e se pensi ad un trekking di più giorni questo vuol dire non dover mangiare sempre la stessa cosa.
Le proprietà organolettiche e nutrizionali
La crioessiccazione è un metodo di conservazione a freddo. Gli alimenti che subiscono questo processo vengono dapprima congelati, poi messi sottovuoto e privati dell’acqua che naturalmente contengono tramite evaporazione.
Questo fa sì che subiscano il minor deterioramento possibile.
La liofilizzazione, in questo modo, permette un altissimo mantenimento delle proprietà organolettiche e nutritive degli alimenti trattati.
Una mela liofilizzata mantiene il sapore, il colore, le vitamine, i minerali e gli antiossidanti quasi al pari di una mela fresca.
Quando non puoi inserire cibo fresco nello zaino quello liofilizzato è la migliore alternativa possibile.
Se è vero, come detto sopra, che esistono piatti liofilizzati di ogni genere per la montagna nessuno aveva pensato, fino ad oggi, ad un sano mix di frutta e verdura, così preziosa durante gli sport di durata.
Se non ci aveva pensato nessuno. Ora lo abbiamo fatto noi.
Cosa ne pensa Giacomo Carletti?
Chi è Giacomo Carletti? Come è nato il suo amore per la montagna? Qual è il suo luogo del cuore? Cosa ci consiglia per un trekking sui Sibillini? Cosa mangia durante le sue escursioni? Cosa ne pensa del cibo liofilizzato? Perché, a suo dire, Labevi è rivoluzionario?
Giacomo ci è “cascato in testa” per caso, come tutte le cose belle.

foto di Giacomo Carletti
Il suo profilo Instagram lo rappresenta appieno.
Oltre alle stupefacenti immagini che cattura con la sua GoPro, Giacomo mostra luoghi selvaggi, incantevoli, difficili e solitari.
Ci ha dato il permesso di pubblicare alcune foto.
Fatevi un’ide della bellezza di questo profilo e seguitelo. Non ve ne pentirete.
E non perdetevi la saga delle canotte da trekking…
Giacomo è appassionato e spavaldo.

foto di Giacomo Carletti
Ama la natura ed è anche un po’ irriverente, proprio come piace a noi.
Mi ha conquistata subito.
Dopo aver visitato il suo profilo l’ho contattato per sapere se volesse prestarsi ad una collaborazione con noi.
La sua gentilezza e disponibilità estreme mi hanno colpita.
Quando gli ho inviato la presentazione di Labevi mi ha risposto con una telefonata a dir poco entusiasta.
Secondo lui il nostro prodotto è rivoluzionario per quanto riguarda il trekking e lo sport outdoor.
E pensare che inizialmente questo utilizzo per noi era del tutto secondario.
Da qualche settimana Giacomo è diventato il nostro primo ambassador e si muove a braccetto con noi, con tutto il suo contagioso entusiasmo.
Di seguito un’intervista che lo descrive un po’ e in cui ci dice la sua opinione sul cibo liofilizzato e su Labevi per il trekking e gli sport outdoor.
Intervista a Giacomo Carletti

foto di Giacomo Carletti
Ciao Giacomo,
iniziamo questa intervista spiegando chi sei.
Descriviti con 7 aggettivi.
Vivace, Testardo, Determinato, Iperattivo, Disponibile, Selettivo, Costante.
Oltre al trekking quali sono le tue passioni?
Oltre al trekking, alla montagna e a tutto quello che la riguarda le mie passioni sono la palestra, il tiro con l’arco (che pratico da agonista), la lettura, la fotografia e l’editing.
Quando è nato l’amore per il trekking?
L’amore per il trekking nasce fin da bambino, quando a causa di vari problemi di salute che non sto qui a dire consigliarono ai miei genitori di portarmi a camminare in montagna!
Da lì, che avevo circa 8 anni, non ho mai smesso di andare!
Sia da solo che in compagnia.
Qual è il posto più bello in cui hai camminato e quale invece il tuo luogo del cuore?

foto di Giacomo Carletti
Non saprei dire il posto più bello perché ogni posto l’ho vissuto davvero fino in fondo!
Te ne posso dire tra quelli che mi sono rimasti più impressi: Il Gran Sasso (tutto), la balconata del Monte Bianco e la Valle dei Laghi di Pilato.
Il mio luogo del cuore non è un posto ma un insieme di sensazioni che provo solo quando sono in montagna di notte sotto le stelle con la Via Lattea visibile ad occhio nudo!
Lì ho il cuore a casa e tutto torna al posto giusto!
Sei un appassionato di escursioni sui Sibillini. Suggeriscici un percorso adatto anche ai meno esperti.
Adoro e rispetto i Sibillini nonostante non siano amati da molte persone e vengano catalogati come “noiosi” senza ragioni sensate!
Sono montagne che offrono davvero percorsi adatti a tutti i livelli.
Di sicuro se si è alle prime armi l’anello del Monte Cucco è un buon modo per cominciare e ammirare un po’ del panorama che la catena offre!
Altrimenti qualcosa di non rischioso ma abbastanza faticoso può essere il Monte Vettore, che a mio avviso offre uno dei posti più suggestivi una volta arrivati al rifugio Zilioli situato prima della cima vera e propria!
Una cosa che ami e una cosa che odi in montagna.
Della Montagna (Giacomo lo scrive maiuscolo, questo sì che è rispetto ndr) amo il suo essere selvaggia senza mezzi termini, mentre odio non poter essere in montagna ogni singolo giorno della mia vita!
3 cose che non devono mai mancare nel tuo zaino.
Nel mio zaino non può mai mancare: Acqua, Kit Medico e i vari strati di abbigliamento tecnico.
Cosa invece non si dovrebbe mai portare?
Tutto ciò che non è essenziale e che può mettere in pericolo la salute della montagna stessa (come, ad esempio, immondizia che non si sa come smaltire una volta accumulata) o della persona (come calzature sbagliate, abbigliamento errato ecc.)
Chiunque può fare trekking?

foto di Giacomo Carletti
Certo!
Anche perché Trekking non vuol dire scalare il Cervino o chissà cosa…
Esistono percorsi LETTERALMENTE per tutti i livelli!
Basta avere le gambe e scegliere qualcosa che sia alla propria portata!
Durante un’escursione a cosa bisogna prestare attenzione?
Durante un’escursione bisogna prestare attenzione sicuramente al percorso, che deve essere precedentemente studiato e preparato, per evitare di perdersi!
Anche tenere conto delle proprie condizioni psicofisiche per capire se è il caso di andare avanti o di tornare indietro (mi è capitato di rinunciare alla cima perché le sensazioni che avevo non erano buone)!
Anche al meteo bisogna prestare particolare attenzione poiché in montagna puoi partire col sole e tornare sotto la grandine (mi è successo e assicuro che a 2500mslm non è piacevole) e soprattutto perché quando il tempo è incerto sarebbe meglio rimanere a casa o cambiare meta!
Veniamo a noi. Dovevamo parlare di cibo. No?
Cibo liofilizzato per il trekking. Lo usi?
Da sportivo ho sempre usato cibo comodo e veloce nei miei spostamenti come maltodestrine e proteine in polvere!
Usavo anche amminoacidi EAA per ripristinare un po’ di energie e dare nutrimento ai muscoli sia in che post trekking!
Cosa mangi durante un’escursione di un giorno?
Durante un’escursione in giornata cerco di evitare i cibi salati come possono essere affettati o insaccati per evitare un’eccessiva disidratazione corporea con conseguente consumo di tutta la scorta d’acqua!
Per cui prediligo alimenti secchi e fortemente energetici che possono essere barrette ad alto contenuto energetico o gel ad alto contenuto di carboidrati veloci!
Che alimenti portare durante un trekking di più giorni?
In un’escursione di più giorni invece la cosa cambia leggermente perché oltre agli alimenti di cui sopra mi doto di un fornellino a gas e di cibi in scatola che necessitano di una cottura semplice, comoda e soprattutto veloce!
Sempre e comunque ad alto contenuto energetico e col bilanciamento proteico/glucidico più equilibrato possibile!
Perché il cibo liofilizzato è comodo in montagna?
Il cibo liofilizzato è comodo in montagna perché essendo praticamente contenuto in bustine molto piccole e fine evita di intasare lo zaino di oggetti che occupano davvero molto spazio come possono essere schiscette o simili!
In questo modo l’enorme quantità di spazio risparmiato nello zaino può essere usata in modo molto più intelligente e funzionale!
Oppure, banalmente, si può ascendere una cima risparmiando Kg sulle proprie spalle!
Pensate solo che avere solamente 1Kg in più di peso nello zaino equivale a trasportare 1 tonnellata in eccesso ogni 1000 passi.
Quando hai scoperto Labevi hai detto che secondo te è un prodotto eccezionale. Spiegaci perché.

foto di Giacomo Carletti
Trovo Labevi eccezionale perché non ho mai visto nulla di simile in Italia!
Avere con sé un prodotto che riesce a garantire nutrienti, energia e gusto provenienti da frutta e verdura nei posti più alti e selvaggi durante il trekking è una manna dal cielo!
Se poi ci mettiamo che nello zaino occupa letteralmente ZERO spazio allora davvero siamo davanti a un qualcosa non solo di unico, ma letteralmente geniale!
Qual è il tuo smoothie Labevi preferito?
Al momento sono innamorato della dolcezza fresca di Oplà!
Però da amante assoluto degli agrumi non posso non menzionare Boom!
Premesso che son tutti buoni a mio gusto.
Quali escursioni hai in programma per l’estate?

foto di Giacomo Carletti
Per l’estate ho in programma, al di fuori dei Sibillini, due o tre cime sopra i 3000 in Piemonte, qualcosa sulle Dolomiti, un po’ di Trentino e il Gran Sasso!
Ci sarà da divertirsi 😊
Per quanto riguarda il fuori Italia non dico nulla perché porta sfortuna e se accadrà sarà davvero incredibile!
Seguitemi per scoprirlo hehe
Vuoi aggiungere qualcosa che non ti ho chiesto?
Spero che gli amanti di trekking e sport outdoor possano darsi la possibilità di provare l’enorme aiuto che un prodotto come Labevi riesce a dare nelle escursioni sia semplici, che complesse!
Siamo davvero davanti ad un qualcosa non solo di innovativo, ma di veramente rivoluzionario!
Grazie a Giacomo per averci concesso quest’intervista.
Questo è il link al suo profilo Instagram.
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43030 Bore (PR)
info@byoo.it

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